sabato 5 agosto 2017

Il Ticino, la terra degli schiavi

Diciamocelo: Modenini ti fa salire il crimine. Ti fa venir voglia di muovergli contro una primavera araba. Ti fa rivalutare il quoziente intellettivo medio degli esponenti di CasaPound; ma soprattutto ti fa dubitare della bontà del suffragio universale e della clemenza della libertà d'espressione.
In sostanza il buon Stefano, con la sua solita prosopopea, ci fa sapere che Fr. 20.- all'ora sono troppi.
Eh certo, già lavorare è piacevole come la scabbia, figuriamoci se uno deve farlo a contratto Bangladesh.
Bertoli di stronzate ne ha dette parecchie, ma su una cosa ha ragione da vendere: " Sotto i 20 franchi all'ora paga meglio l'assistenza". Eh sì, per meno di 20 franchi all'ora - che è uno stipendio che fa abbondantemente schifo, ricordiamolo - non conviene nemmeno alzarsi dal letto. A questo punto è meglio stare a casa a sfornar torte che arricchire un pezzente a tuo discapito.

Un lavoro dovrebbe permetterti di vivere dignitosamente, senza dover chiedere alcun aiuto allo Stato.
Un lavoro dovrebbe permetterti di pagarti le cure mediche.
Un lavoro dovrebbe permetterti di far fronte a tutte le spese.
Un lavoro dovrebbe permetterti di risparmiare qualcosa.
Un lavoro dovrebbe permetterti di andare in pizzeria. Almeno ogni tanto.
Un lavoro dovrebbe permetterti di andare in vacanza. Fosse anche solo una settimana all'anno.
Un lavoro dovrebbe permetterti di fare la spesa dove vuoi e quando vuoi.
Un lavoro dovrebbe permetterti di mettere al mondo un figlio - se lo desideri -
Un lavoro dovrebbe permetterti di mantenere decorosamente la tua famiglia.
Un lavoro dovrebbe permetterti di dormire tranquillamente.

Quante persone, pur lavorando, percepiscono dei sussidi? Quante persone non si concedono il lusso di una cena al grotto dall'anteguerra? Quante persone vanno a letto con il magone perché non sanno come far fronte a tutte le spese? Quante persone rinunciano a un figlio perché non saprebbero come mantenerlo?
Poi 20 franchi all'ora sono troppi, eh!


Auguro a tutte le persone sottopagate un futuro migliore con la speranza di poter scrivere un giorno:  " Fottiti pirla "  con le chiavi, sul cofano dell'auto di chi li considera degli schiavi.

Auguro a chi considera Fr. 20.- all'ora uno stipendio troppo esoso, un barlume di intelligenza che possa farli vergognare di ciò che dicono, pensano e scrivono.



Salario minimo in svizzera

mercoledì 12 luglio 2017

10 buoni motivi per fidanzarsi con Cassis

In un'epoca dove gli uomini veri sono più rari di un programma decente della RTSI, è opportuno cercare il partner ideale là dove di solito non lo si cerca mai: in politica, per esempio. Anche se da sempre la figura del politico è considerata speculare a quella dello sfigato, tra loro ci sono degli uomini che esperiscono delle doti da amatori già dal primo sguardo. Vediamo dunque perché una donna dovrebbe fidanzarsi con Cassis.
 

1) Perché è un bell'uomo. Chiaro, non bellissimo, magari la palpebra cadente non è il massimo, così come le borse sotto gli occhi grandi come il Colorado che gli fanno venire lo sguardo da cocker, nemmeno il naso a tubero è un granché; però almeno è magro.

2) Perché gioca a beach volley. Me lo vedo al lago: nuotata, birra, paglia, partita di beach volley, nuotata, birra, votazione delle chiappe più belle del lido di Locarno, nuotata, paglia, gelato alla fragola, partita di beach volley, nuotata, approccio con le tedesche, nuotata, partita di beach volley, paglia, nuotata.

3) Perché risponde su Whatsapp. Diciamocelo, nel corso dei secoli gli esseri umani hanno dovuto smazzarsi la rivoluzione copernicana, la teoria evoluzionistica, la psicanalisi e le spunte blu di Whatsapp. Ecco. Il nostro futuro Consigliere Federele non è uno di quei bastardi che visualizza ma non risponde. Nossignore. Ignazio c'è.

4) Perché se diventa Consigliere Federale puoi spararti i selfie con Melania Trump

5) Perché a cena puoi ascoltare il resoconto della sua giornata che deve essere meglio di una puntata di House of Cards

6) Perché è un medico quindi quando sta male si cura da solo. Non è il tipo che con 37,1 di febbre ti sfracassa gli zebedei con un: " Amore, sto morendo, ti prego, aiutami! Ho ancora tanti libri da leggere, tanti luoghi da scoprire, tanta carriera da fare, tanti porno da guardare" e non è nemmeno il tipo che raggiunti i 38 gradi di temperatura corporea chiama l'avvocato per fare testamento.

7) Che tu faccia la procacciatrice d'affari, la blogger o semplicemente la cazzeggiatrice di Facebook, sappi che i due spicci e il prodotto gratis che ti forniscono le aziende in cambio di una pubblicità positiva è nulla al cospetto di ciò che percepisce Kranken Cassis. I tuoi sensi di colpa svaniranno come neve al sole e la tua autostima ne gioverà.

8) Ad ogni aumento della cassa malati vi parte un pulviscolo di bestemmie e tirate giù tutti gli dei shintoisti in ordine alfabetico? Bene, con Ignazio come fidanzato ci guadagnerete pure voi. Per placare la vostra irritazione vi farete sganciare, come minimo, un paio di Louis Vuitton.

9) È un uomo da scoprire. Certo, non sembra essere simpaticissimo e ha l'aria di quello che nutre una profonda e sincera idiosincrasia nei confronti del volgo, ma sono certa che sotto quella scorza c'è un mondo da scoprire. Chissà, magari è simpaticissimo

10) È un buon partito e piacerà a tua mamma ( e qui mi astengo da facili giochi di parole)



Ignazio Cassis, ironia sulla politica ticinese

giovedì 22 giugno 2017

Telecamera 3 D SVPRO- 3D VR CAMERA

[ Post in collaborazione con SVPRO ]

Mi fanno molto sorridere quelli che annunciano un futuro distopico nel quale la realtà virtuale rimpiazzerà la vita reale. I più complottisti, con una certa vena catastrofica, ipotizzano una grossa congiura atta a controllarci tutti.
In realtà il progresso ha sempre fatto paura e, temo, continuerà a farla. Il problema non è la tecnologia ma, come in tutto, è l'utilizzo che ne facciamo.
Ho avuto modo di provare una telecamera SVPRO in 3D ( la trovate
QUI  mentre QUI trovate il loro sito web) e con la mente sono corsa al tempo in cui c'erano ancora i miei nonni. Se li potessi rivedere in 3D, cambierebbe qualcosa? Probabilmente no.
Ma ammetto che ora che ho capito come funziona la 3D VR CAMERA di Svpro ( ci ho messo in un po', ah ah ), mi sono fatta prendere la mano. Un ricordo batte in noi come un secondo cuore, echeggia nella nostra memoria ed è l'unico luogo Sacro dal quale non possiamo essere cacciati. Riuscire a rivivere un momento particolare, anche se in modo effimero, è comunque , a mio parere, una gran bella cosa.


lunedì 8 maggio 2017

Ora vi spiego perché è sbagliato lavorare gratis


In questo post voglio provare a spiegarvi perché è sbagliato lavorare gratis.

Oggi " Il Mattinonline " ha pubblicato un annuncio shock: un'azienda locale è in cerca di un/a stagista.............aggratis!
La domanda dunque sorge spontanea: è giusto lavorare gratis? No, non lo è, e ora vi spiego il perché.
Lavorare ( o fare uno stage ) gratis è sbagliato perché il lavoro è lavoro, e il lavoro si paga. Impiegare le proprie competenze e il proprio tempo è qualcosa che necessita tassativamente di una remunerazione. Anche nel caso in cui di esperienza ce ne sia poca o nulla, si tratta comunque di investire il proprio tempo, di impegnarsi ad apprendere una nuova professione, di dedicarsi a una causa o a un progetto e nel farlo bisogna assumersi le proprie responsabilità, cose che richiedono impegno e l'impegno va retribuito.
In secondo luogo perché accettando di lavorare gratis in cambio di una sedicente " esperienza professionale" si andrebbe ad alimentare quella sorta di convinzione perversa secondo la quale chi assume crede che pagarti  in " curriculum vitae " sia sufficiente e se tu dovessi rifiutare, un pollo che accetta lo si trova comunque. Non bisogna essere complici del meccanismo dello sfruttamento. Mai!
Inoltre va detto che la scusa : " Non ci sono i soldi per pagarti " è una balla di dimensioni ciclopiche. Se così fosse vorrebbe dire che quell'azienda si manterrebbe per grazia di Dio, cosa alquanto improbabile, a mio avviso. I soldi ci sono, il problema è che non ci sono PER TE.
Last but not least, i lavori non remunerati, oltre a non essere retribuiti, comportano un dispendio economico per chi li svolge: la benzina ( o l'abbonamento ai mezzi pubblici ) per recarsi al lavoro costa. Il pranzo costa. Il caffè in pausa costa. Non mi pare che posso andare alla Coop a pagare un panino alla mortazza con l'esperienza accumulata, o no?

Una mia amica tempo fa mi disse che lavorare gratis è sempre meglio che stare a casa a fare muffin. A suo tempo non seppi cosa risponderle, ma ora lo so. Adesso le risponderei che stare a casa a sfornare muffin è molto più gratificante ( oltre che utile ) perché in questo caso il lavoro svolto permette a te e alla tua famiglia di mangiare qualcosa di buono e genuino e non a qualcun altro di ingrassare a tuo discapito.

Francamente non so se sia possibile l'esistenza di qualche caso limite, in cui il gioco vale la candela. Adesso come adesso non mi viene in mente nulla di particolarmente convincente.

Lavorare gratis è sbagliato, ora vi spiego il perché

giovedì 20 aprile 2017

La filosofia spiegata ai politici

 
I politici, si sa, sono da medaglia d'oro alle olimpiadi dei fenomeni da baraccone; ma dato che hanno numerosi followers e sostenitori, sono - loro malgrado - dei portatori di valori e di cultura.  
In questo post spiegherò la filosofia ai nostri politici affinché loro la tramandino ai loro elettori.


Socrate - Io so di non sapere

Ricordatevelo: l'ignoranza sta alla base della vera conoscenza. Ciò che gli altri spacciano per sapienza, altro non è che inutile polvere.
Ergo, qualsiasi cosa vi succeda, avvaletevi della docta ignorantia: voi non sapevate un cazzo.  
Amen.

Epicuro - Il piacere

Lo scopo fondamentale della politica è la ricerca del piacere. Ci sono due tipi di piacere:
- Il piacere cinetico, che dura un periodo limitato di tempo. Tipo un mandato e via.
- Il piacere catastematico, che dura nel tempo e consiste nel sapersi godere la meritata pensione.
 
Cartesio - Cogito ergo sum ( penso dunque sono)
 
Un politico dovrebbe solo essere in grado di parlare per cinque minuti senza dare l'impressioni a chi lo ascolta di essere finito in un buco nero. Il cogito ergo sum però, è più infimo della cellulite e, ahimè, non perdona. Se temete di essere dei completi depensanti, adottate la locuzione " cogito ergo taceo": statevene zitti e assumete un'aria di sufficienza mentre gli altri parlano. Sbuffate, alzate gli occhi al cielo o ridete in faccia al vostro interlocutore. Meglio passare per stronzi che per stupidi.

Schopenhauer - Il velo di Maya

Dato che l'uomo è ingannato dal fenomeno e brancola nel buio delle proprie illusioni, voi triplicatelo 'sto velo de Maya e snocciolate soluzioni come se non ci fosse un domani. Il " Se mi voti risolvo la piaga della disoccupazione" è l' evergreen per antonomasia.

Nietzsche - Dio è morto

La libertà di esprimere le proprie opinioni presuppone il superamento delle regole derivanti dal proprio partito politico ( Dio); ma implica pure una conseguenza che in pochi hanno il coraggio di affrontare: assumersi la completa responsabilità di ogni fregnaccia dispensata.

Ironia sulla politica. Ironia sulla filosofia






mercoledì 1 marzo 2017

Intervista a Piero Marchesi - L'UDC lancerà un'iniziativa atta ad abrogare la Libera Circolazione


Ho chiesto a Piero Marchesi di rilasciarmi un'intervista circa l'iniziativa atta ad abrogare la Libera Circolazione che a breve verrà proposta dall'UDC.
Se è vero che la Libera Circolazione, unitamente all'accordo di Libero Scambio, costituisce l'elemento portante della via bilaterale, è altrettanto vero che la procedura di rescissione è complessa e non è accertata in tutti i dettagli. Oggi come oggi nessuno sa con certezza che cosa avverrebbe se la Svizzera dovesse abrogare la ALC, pertanto denigrare a priori l'iniziativa targata UDC equivale, a parer mio, a fare del terrorismo psicologico gratuito.
Prendetevi cinque minuti di tempo per leggere l'intervista al Presidente UDC Ticino che, scevro da quella sorta di politically correct che tanto va di moda, ci dice la verità. E ci fa riflettere.



A parer tuo, le cause del depauperamento dell'attuale situazione lavorativa nel canton Ticino, sono da imputare alla libera circolazione delle persone con l'UE?

Anche se c'è ancora chi nega il problema, è evidente e si accentua in modo importante nelle zone di confine dove, come in Ticino, i lavoratori frontalieri vivono in una nazione che ha un costo della vita di almeno la metà di quello del Canton Ticino. Loro possono permettersi di offrirsi all'economia locale a un salario nettamente più basso di quello che deve esigere un ticinese per vivere. In questo caso si crea una discriminazione del ticinese, che viene viepiù tagliato fuori dal mercato del lavoro. Molti vorrebbero contratti collettivi e salari minimi per tutti i settori - ai quali non sono totalmente contrario - ma che però si sono rilevati inefficaci.
Se si assume un elettricista o un impiegato al 60% per poi farlo lavorare al 100%, non saranno il contratto collettivo o i salari minimi che potranno impedirlo. Se non con un esercito di ispettori che avrebbero un costo spropositato. Con i contingenti, i tetti massimi e la preferenza indigena - previsti nell'iniziativa del 9 febbraio e parzialmente in Prima i Nostri - vogliamo ritornare alla situazione antecedente la libera circolazione delle persone, dove il residente aveva molte più possibilità di trovare e conservare un lavoro. I dati lo dicono chiaramente, i casi di sostituzione e dumping che rileviamo oggi, una volta non c'erano. O se c'erano erano molto limitati. Abbiamo un sistema dei contingenti, dei tetti massimi e della preferenza indigena che funziona: ripristiniamolo! Le cose che funzionano di solito non si cambiano. Ne va del futuro nostro e dei nostri figli.

Se dovesse cadere l'accordo sulla libera circolazione, si potrebbe arginare anche il problema del dumping salariale?

Senza la libera circolazione ridurremmo in modo importante la concorrenza sleale (il perché sleale lo spiego nella risposta precedente) dei lavoratori frontalieri. Avendo meno concorrenza (meno offerta) i salari dei ticinesi aumenterebbero di conseguenza (più domanda). D'altronde il problema è talmente accentuato che alcuni frontalieri di lunga data si lamentano della concorrenza al ribasso dei loro connazionali. Questa è una corsa al ribasso che va arginata.

A tal proposito l'UDC lancerà un'iniziativa popolare volta ad abrogare la libera circolazione. La rescissione dell'accordo sull'ALC costituirebbe la fine della via bilaterale e porrebbe fine all’accesso al mercato interno dell’UE?

Il mio partito ha annunciato che entro la fine dell'estate lancerà un'iniziativa a tutto campo sulla libera circolazione, con l'obiettivo della disdetta. In caso di accettazione non cadranno automaticamente tutti i bilaterali (ricordo che la libera circolazione è solo uno dei tanti pacchetti inclusi nei Bilaterali I e II). L'UE dovrebbe proporre ai suoi Stati membri di azionare la famosa clausola ghigliottina, la quale però per attuarsi necessita dell'avvallo di tutti gli Stati membri. Anche solo un contrario farebbe cadere la proposta e manterrebbe i bilaterali in vigore, eccetto la libera circolazione. Con l'Unione Europea attuale trovare l'unanimità è utopia. Inoltre non siamo gli unici in Europa a voler uscire da questo accordo capestro. Il momento è propizio.

Domanda volutamente provocatoria : l'UDC è stato spesso accusato di essere un partito populista che propone iniziative non applicabili. Dopo la vittoria con " Prima i nostri" oves et boves urlavano a gran voce : " Perché non lanciate un'iniziativa che abroghi la Libera Circolazione? ". 
Avete mantenuto la promessa e breve lo farete, eppure sembra che a molte persone non vada bene. Come te lo spieghi?

L'UDC ha sempre avuto il pregio di capire le preoccupazioni del popolo. Poi le soluzioni possono piacere oppure no, ma almeno noi proponiamo, raccogliamo le firme e portiamo il popolo a votare. Gli altri partiti - in modo particolare a Berna - fanno di tutto per limitare il nostro spazio (basti vedere cosa è successo con la legge di applicazione del 9 febbraio) - ma noi non molliamo perché per noi la strada da intraprendere è chiara e i nostri obiettivi sono conosciuti: sovranità, indipendenza e pensiamo prima al nostro popolo che al resto del mondo. Ora lanceremo l'iniziativa per disdire la libera circolazione, troveranno certamente un'altra scusa per ostacolarci. Siamo abituati e sono convinto che il popolo prima o poi ci premierà anche in Ticino come ha fatto nel resto della Svizzera.

L'ultima domanda riguarda l'accordo quadro istituzionale. Che cosa ne pensi?

L'accordo quadro è quanto di più pericoloso si possa augurare alla Svizzera. Il nostro Paese ha saggiamente deciso di non aderire allo Spazio economico europeo nel 1992 (l'anticamera dell'UE). La maggior parte dei partiti (la sinistra, PPD, PLR, ecc.) non hanno mai digerito questa sconfitta, anche se alcuni di loro ora sono meno convinti circa l'adesione. Hanno però uno stato di soggezione congenita verso l'UE e a parte l'UDC, non c'è partito che abbia il coraggio di dire che a casa nostra comandiamo noi. Basti vedere cosa combina il Ministro Burkhalter, che è disposto a regalare 1,3 miliardi all'UE senza una contropartita. O almeno non per la Svizzera. L'accordo quadro - segretamente ma non troppo - elaborato dal Consiglio federale con l'UE, prevede una serie di misure che ci farebbero entrare nell'UE dalla finestra, visto che la porta il popolo l'ha già chiusa. La ripresa automatica del diritto europeo è un aspetto pericolosissimo. Una decisione presa a Bruxelles verrebbe ripresa automaticamente dai nostri tribunali nel giudicare i cittadini svizzeri. Questo progetto farebbe sparire l'indipendenza e la sovranità della Svizzera. Siamo tra i pochi popoli che possono votare e decidere - anche se la politica non sempre rispetta la volontà popolare - finiremmo come le altre nazioni, dove decidono in pochi per tutti. Ciò mi spaventa molto.
Combatteremo questa sciagura con tutte le nostre forze, sperando che il popolo capisca la posta in gioco.



Iniziativa popolare per abrogare la  libera circolazione

martedì 7 febbraio 2017

10 buone ragioni per non fare il politico

Cari amici,
in questi ultimi mesi mi sono un po' allontanata dal mio consueto ruolo di inquisitrice, pertanto ho deciso di tornare alla carica analizzando minuziosamente il " dietro le quinte " di questa cloaca di dimensioni bibliche, chiamata anche " politica ticinese ".
Quindi, ecco a voi le mie 10 buone ragioni per non fare il politico :



1) Convincere le persone a votare qualcosa di surreale, come la risoluzione della piaga della disoccupazione, mina la tua igiene mentale.

2) Devi presenziare ai mercatini di paese. Interagire con persone di cui non ti frega una beata mazza con la stessa discrezione di un pescivendolo che deve piazzare del pescato non più freschissimo. Devi prendere un freddo porco, portate tortine o muffin con bandierine raffiguranti la tua faccia e il tuo partito. Sul serio, nella vita cosa può mai esserci di peggio? Forse solo " Famiglia Cristiana".

3) Gli altri candidati si infilano il congiuntivo tra le dita dei piedi eppure prendono più voti di te. Questo ti provoca delle ferite narcisistiche profonde come pozzi di petrolio.

4)Una volta eletto rischi di finire in televisione e credimi, se sei carismatico quanto un'adolescente innanzi a Justin Bieber in boxer di lycra, ti trasformerai nella barzelletta dell'etere: ti sfotteranno - alle spalle, of course - senza pietà perché hai l'accento di un pecoraio sardo e un tic nervoso all'occhio destro.

5) Ti devi imparare a memoria un pippone pieno di luoghi comuni che ripeterai in media 354 volte al giorno e che sognerai nei tuoi deliri notturni.

6) Anche se hai la sensibilità di un ceppo di legno e persino Angela Merkel è più umana di te, dovrai fingere empatia innanzi a dei ragazzini strafottenti, perditempo e brufolosi.

7) Devi sorbirti i discorsi di vecchietti arzilli, sordi e logorroici. Immagino che muori dalla voglia di sapere che la Teresina, classe 1934, aveva proprio un gran bel culo, eh? Ovviamente poi si dimenticheranno di votarti.

8) Devi fingere che ti freghi qualcosa della politica quando in realtà non sai nemmeno qual è la differenza tra un esecutivo e un legislativo e vuoi solo tornare a casa per guardarti " L'Isola dei Famosi " e le tette della Mello in pace. Ma in tempi di crisi a caval donato non si guarda in bocca.

9) Dopo un'esperienza simile, se non sarai eletto, non ti recluteranno più manco le società di network marketing.

10) Perché è un lavoro di merda e a meno che tu non faccia il Consigliere di Stato, è pure mal pagato in proporzione a quanto lede la tua autostima. Credimi, c'è più dignità nel fare la hostess di sigarette vestita da gattina.